San Gimignano: la storia di un nome

San GemignanoCon l’articolo di oggi cerchiamo di rispondere ad una delle domande più gettonate sulla storia di San Gimignano: da dove viene il nome di questa città? Chi era il Santo che le ha donato il nome con cui tutti oggi la conoscono?

Partiamo dal principio visto che l’origine della città è piuttosto antica data al III secolo a.C. Una data molto importante nella sua storia è il 63 a.C quando si narra che i fratelli romani Muzio e Silvio si rifugiarono in Val d’Elsa perché avevano preso parte alla congiura di Catilina. Qui i due nobili costruirono due castelli a cui diedero il nome di Mucchio e di Silva. Fu proprio quest’ultimo il primo nome di quella che sarebbe diventata la futura città di San Gimignano.

La prima menzione della città in un testo storico deve essere fatta risalire al 929 ma dobbiamo arrivare fino al 990 affinché la città cominci ad avere una discreta importanza. Il suo nome infatti comincia ad entrare nell’immaginario collettivo grazie a Sigerico, arcivescovo di Canterbury che compì un lungo itinerario di pellegrinaggio per arrivare a Roma, la città santa.

Sigerico attraversò la Via Francigena e una delle sue tappe fu proprio San Gimignano che l’arcivescovo riportò come Sce Gemiane, nome decisamente simile a quello con cui oggi siamo abituati a riconoscere il borgo toscano.

Questa è quello che ci racconta la storia. Ma da dove prese il suo nome la città? Chi è il San Gimignano di cui tutti parlano?

La tradizione, ormai universalmente accettata, vuole che il nome del centro toscano derivi da quello di un Santo, vescovo della città di Modena, San Gimignano per l’appunto che ebbe un ruolo di importanza vitale per la storia di questa città.san-geminiano-santo-patrono

Era il 452 quando Attila, re degli Unni, scese in Italia per espandere le proprie terre. Arrivato dalla zona occupata oggi dal Veneto mirava verso sud promettendo di distruggere tutto quello che avrebbe trovato sul suo cammino. Arrivato a Modena minacciò di distruggere la città ma il Santo fece scendere la nebbia a proteggere Modena e le terre circostanti, Attila non vide i profili del centro abitato e passò oltre.

Qualche anno dopo le invasioni barbariche non si fermarono. A scendere in Italia questa volta fu Totila, re degli Ostrogoti. Il re con il suo esercito si spinsero fino al centro della penisola arrivando sotto le porte di San Gimignano. La città sembrava spacciata al suo destino di essere assaltata dalle truppe barbariche: a salvarla fu l’intervento del Santo che apparve sulle mura cittadine e mise in fuga gli invasori.

Per ringraziare il Santo che li aveva protetti e ingraziarsi il suo favori per il futuro quella notte gli abitanti decisero di cambiare il nome della città in San Gimignano, denominazione che è rimasta fino ai nostri oggi e con cui la città è oggi universalmente riconosciuta.

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