“LA SERVA PADRONA” È STATA L’OPERA CHE HA ACCOMPAGNATO LE GIORNATE A SAN GIMIGNANO DAL 7 AGOSTO FINO ALL’11 SETTEMBRE
Visitare San Gimignano non rappresenta un’esperienza unica soltanto per la bellezza della zona, la simpatia degli abitanti o la cucina tradizionale unica nel suo genere ma anche per l’affascinante parte di storia e cultura che porta con sé.
Abitato fin dall’epoca degli Etruschi, San Gimignano ha avuto il suo periodo di maggior floridità nel Medioevo in cui divenne un punto cruciale per la comunicazione ed il commercio dell’epoca.
Intorno al 1200 fu impreziosita dalla costruzione di circa 70 torri e da quel momento venne appunto soprannominata “la città delle torri”. Nel più recente 1990, grazie alla sua bellezza e radici storiche ancor oggi evidenti, è stata nominata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unescu.
Rappresentazione d’opera alla Rocca di San Gimignano
Per cavalcare questa onda ed offrire ai propri abitanti e ai turisti nuovi spunti culturali e valide motivazioni per visitare San Gimignano, l’amministrazione, in collaborazione con Opera Lab ha voluto proporre la visione dell’opera “La serva padrona” alla Rocca di San Gimignano, dal 7 Agosto all’ 11 Settembre, con l’intermezzo buffo di G.B. Pergolesi, ottenendo un ottimo successo.
L’opera in questione, rappresentata per la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1733, ha segnato l’inizio del genere Opera Buffa.
La trama è semplice, intrigante e allo stesso tempo divertente: Uberto, ricco padrone, rimprovera la sua serva Serpina, rea di aver diminuito le attenzioni e le cure rivolte a lui.
Dal canto suo, Serpina non è affatto felice di questo rimprovero e a sua volta rimprovera il padrone, sia per l’atteggiamento totalitario che per i compensi troppo bassi, a suo dire.
La serva mette allora in scena un piano: obbliga un altro servo, Vespone, ad aiutarla a maritare il padrone ed in questo senso lo fa travestire da Capitan Tempesta, suo ipotetico sposo.
Il Padrone, alla vista del nuovo sposo della serva inizia a nutrire una forte gelosia senza però decidersi a confessare il proprio amore, in quanto sarebbe stato fonte di grande scandalo all’epoca.
Capitan Tempesta, allora, decide di ricattare il padrone: sposerà Serpina in cambio di 4000 scudi! Il padrone tentenna fino ad arrivare al rifiuto finale durante il quale si decide e confessa il suo amore alla serva, sposandola e rendendola, in un batter d’occhio, una magnifica padrona!
Vieni a visitare San Gimignano e la prossima estate potrai rimanere incantato dalla rappresentazione di altre opere interessanti in una cornice suggestiva come la Rocca di San Gimignano!