CARNEVALE 2020 DI SAN GIMIGNANO

ECCO TUTTE LE DATE E IL PROGRAMMA DI UN EVENTO UNICO DA NON PERDERE

Se stai valutando la possibilità di visitare San Gimignano, non lasciarti sfuggire l’occasione di farlo durante il mese di febbraio. No, non te lo stiamo proponendo soltanto per festeggiare insieme a noi San Valentino, anche se questa idea potrebbe rendere davvero magica e indimenticabile la tua giornata degli innamorati, ma per la programmazione del tipico Carnevale di San Gimignano.
Storia del Carnevale di San Gimignano
Il carnevale di San Gimignano possiede una delle tradizioni più antiche di tutto il territorio toscano, affondando le proprie radici direttamente nel medioevo.
La storia antica racconta di un grosso scontro, che verrà sempre osservato anche negli anni a venire, utile per stabilire quale sia la maschera più bella delle due contrade, fra l’ Arcinobil Contrada di Piazzetta simboleggiata dal toro e la Nobil Contrada di Maremma raffigurata invece dalla pecora.
 Le due fazioni si son fin da sempre, quindi, sfidate in una sfilata per le vie del centro, proponendo due carri allegorici sempre molto realistici.
La celebrazione del Carnevale a San Gimignano può essere ricondotta alla tradizione contadina, che festeggia il termine della stagione invernale e quindi l’inizio imminente della primavera, momento in cui ci si può ancora abbuffare in vista delle limitazioni imposte dalla Quaresima.

La storia non racconta l’esistenza di una maschera tipica di San Gimignano com’è successo per altre grandi città, famose per il Carnevale. Chi viene a festeggiarlo in questo borgo si può quindi sentire libero di vestirsi come più gli pare, andando incontro al 100% ai propri gusti.

Programma Carnevale 2020

Per il 2020, le date in programma sono: il 2, il 9, il 16 e il 23: ogni domenica, a partire dalle 15, i carri allegorici e i gruppi mascherati partiranno da punti dislocati del borgo per poi confluire nella Piazza del Duomo.

Non mancheranno carri con riferimenti a fatti d’attualità o politici, in modo tale da ironizzare e far divertire le masse grazie a queste simpatiche prese in giro. Il vincitore definitivo sarà il carro o la maschera che sarà riuscito ad intrattenere e a far divertire le masse di più rispetto agli altri… lo spettacolo e la competizione sono quindi assicurati! 

L’evento, già molto apprezzato e ricco in sé, è unito a corsi mascherati, musica, sfilate folkloristiche e iniziative rivolte a grandi e piccini. In più, a tutti coloro che avranno deciso di visitare San Gimignano e di vivere una giornata in allegria, saranno offerti tutti i prodotti tipici del luogo, come ad esempio i famosi dolci di carnevale… Ti assicuriamo che uno tirerà l’altro!

Come abbiamo già detto, la manifestazione prevede una parte dedicata esclusivamente ai bambini: il loro carnevale sarà quindi arricchito con attività di vario genere alla loro portata, con coriandoli che coloreranno le strade e permetteranno a tutti i genitori e ai propri figli di vivere momenti allegri e spensierati!
Per maggiori informazioni visitate il sito dell’Associazione 

IL 31 GENNAIO SI FESTEGGIA IL PATRONO DI SAN GIMIGNANO

Nel caso in cui non avessi ancora trovato il pretesto giusto per venire a visitare San Gimignano, cogli la palla al balzo e raggiungici il 31 di Gennaio, in occasione della celebrazione del nostro Patrono.


Dopo aver scelto uno dei migliori Hotel a San Gimignano dove  soggiornare, potrai presenziare alla celebrazione eucaristica del nostro patrono nella Basilica di Santa Maria Assunta per poi proseguire la giornata alla scoperta dei nostri borghi e dei nostri usi e costumi.
Per non arrivare a quel giorno impreparato, ti diamo ora alcune nozioni al riguardo: innanzitutto, il patrono di San Gimignano visse nel lontano IV secolo, discendente da una nobile famiglia modenese e divenuto poi vescovo di Modena.
Si disse che dopo la sua morte riuscì a difendere Modena dall’invasione degli Unni facendo calare su tutta la cittadina una fitta nebbia e così fece anche per Silvia, l’antica San Gimignano,
messa a ferro e fuoco nel 550 durante la guerra fra Goti e Bizantini.
Altra leggenda, datata alcuni anni dopo rispetto alla prima, sostiene che al funerale del vescovo presenziò proprio un chierichetto di Colle Val D’Elsa, il quale tentando di rubare l’anello vescovile al defunto,
purtroppo finì per staccargli un dito. Da allora, l’anello in questione fu custodito all’interno della Basilica di Santa Maria Assunta.
Da quei momenti, la storia del santo modenese si è intrecciata per sempre con quella della cittadina di San Gimignano. Ogni 31 Gennaio, infatti, tutti gli abitanti del borgo ricordano il proprio patrono in abiti
vescovali, così come viene anche rappresentato all’interno delle chiese e nelle raffigurazioni d’epoca.
Non ti sembra che tutto ciò sia molto affascinante e che valga la pena saperne di più?
Scegli di venire a visitare San Gimignano verso la fine di gennaio: in questo modo, potrai unire la scoperta della cittadina, dei nostri luoghi, delle abitudini, delle tradizioni e del cibo locale alla celebrazione del nostro santo patrono.
Non ne rimarrai affatto deluso: potrai scoprire un mondo nuovo, fatto di una storia e una tradizione lontane e quasi dimenticate. Il fascino di quei tempi, oltre a lasciarti a bocca aperta, si scontrerà con i nostri paesaggi da favola e con il tentativo di stare sempre al passo coi tempi. Tutto questo darà vita ad un mix fenomenale: cosa aspetti a raggiungerci?
Ovviamente, non ti verrà offerta soltanto la possibilità di celebrare il patrono o di osservare le bellezze dei nostri posti: le associazioni turistiche del luogo hanno in serbo per te una miriade di eventi e di proposte che ti faranno trascorrere dei piacevoli momenti.
Consulta il calendario delle manifestazioni online e non dimenticare di prenotare il tuo pernottamento nel  hotel  di stile a San Gimignano

SAN GIMIGNANO: FRA LEGGENDE E REALTÀ

LA STORIA, LA TRADIZIONE E LA CULTURA DI UN BORGO
INCANTEVOLE SI FONDONO CON MAGICHE E LONTANE LEGGENDE
A chi è già capitato di visitare San Gimignano sarà sicuramente rimasta impressa la grande componente storica e tradizionale di un borgo affascinante e caratteristico.
Nonostante i tanti reperti storici, i monumenti, l’artigianato locale, la cucina e le tradizioni, infatti, San Gimignano è anche leggenda: scopriamo insieme quelle più belle.


San Gimignano e la nebbia…
Le origini di San Gimignano risalgono al lontano anno 929, durante il quale Ugo di Provenza donò al Vescovo di Volterra, che probabilmente si chiamava proprio Gimignano, il monte detto Della Torre.

Il nuovo proprietario, spaventato dall’imminente invasione barbarica, fece scendere una fitta nebbia su di esso per poterlo salvare ed infatti, si dice che in questo modo ebbe la meglio contro Tatila.



Santa Fina, patrona odierna di San Gimignano, visse nel lontano anno 1200 in modo umile e decoroso, all’interno della sua piccola casa, che potrete visitare ancor’oggi salendo verso Via del Castello da Piazza della Cisterna.

Il suo unico svago era quello di andare a messa ed un giorno, al suo solito rientro incontrò un cavaliere che le regalò una mela. Convinta di essere caduta nel peccato, Fina, si inflisse un castigo esemplare: doveva vivere immobile sopra una tavola di legno nella sua cantina.

Poco prima di morire, fra gli stenti, la tentò il diavolo ma lei seppe resistere invocando la protezione di San Gregorio. Il giorno della sua morte le campane della chiesa iniziarono a suonare in autonomia e dei fiori gialli a sbocciare nei pressi del borgo, che tutt’oggi continuano a caratterizzare San Gimignano e portano proprio il nome di “fiori di Santa Fina”.

 

La Torre del Diavolo

Fra le torri di San Gimignano sopravvissute allo scorrere del tempo, la Torre del Diavolo è sicuramente quella più famosa, grazie anche al popolare gioco virtuale Assassin’s Creed.
A questa costruzione è legata una leggenda molto particolare che vede il suo primo proprietario assentarsi per un lungo viaggio di lavoro.
Al suo rientro, egli però si accorse che qualcosa era cambiato: la torre aveva assunto una dimensione più elevata senza che lui avesse programmato dei lavori e senza che nessuno fosse intervenuto in tal senso.

Per potersi dare una spiegazione, il proprietario si convinse che il rialzo della torre fosse stata un’impresa del diavolo e ad oggi proprio la parte più alta assume un aspetto sinistro ed esoterico a causa della presenza di mensole molto sporgenti verso l’esterno.
Insomma, come avrai ben capito, visitare San Gimignano non rappresenta soltanto un’esperienza unica per quanto riguarda la storia e la cultura reali del posto ma anche per questo alone di leggende e misteri che vi gravitano attorno. Cosa aspetti a prenotare la tua vacanza a San Gimignano? Ti stiamo aspettando!