Toscana e San Gimignano, terre di cinghiali

La passione per la selvaggina nelle sue più varie accezioni, da quella più prettamente hobbistica legata all’attività venatoria al lato più gustoso che si concretizza al palato in prodotti e piatti tipici della gastronomia locale, ha sempre trovato in quello toscano un territorio ideale in cui esprimersi. Oltre che custode di un ricco patrimonio storico-culturale famoso nel mondo per eccellenze paesaggistiche e architettoniche ineguagliabili come le città di Firenze, Siena e San Gimignano, la Toscana è infatti notoriamente anche “terra di cinghiali”.

cinghiale nei boschi di san gimignano

Tozzo nel corpo ma estremamente veloce nei movimenti, il cinghiale – identificato scientificamente come Sus scrofa – è un mammifero artiodattilo originario dei territori nordafricani ed eurasiatici, da dove si è poi esteso un po’ in tutto il mondo, Italia compresa dove è presente principalmente con la razza europea, comunque incrociata nel corso degli anni attraverso numerosi interventi di ripopolazione seguiti al rischio estinzione anche così scongiurato in tempi passati. Dotato di 44 denti (tra cui affilati canini rappresentati dalle caratteristiche zanne) e di un lungo muso di forma conica, è in assoluto tra gli animali selvatici più temuti nel nostro paese.

Diffuso un po’ in tutta la penisola a eccezione delle vette alpine prediligendo i territori appenninici, il più popoloso tra gli ungulati presenti in Italia trova infatti in questa regione uno dei suoi habitat prediletti, in cui crescere e riprodursi a pieno ritmo, senza peraltro risparmiare scomodi risvolti legati a fenomeni di sovrappopolazione in rapporto ai delicati equilibri naturalistici e ambientali oltre che per il rischio non troppo remoto di qualche incontro troppo “ravvicinato” con gli automobilisti. Questo aspetto legato al sovrannumero giustifica di per sé la frequenza delle battute di caccia al cinghiale che caratterizzano per gran parte il calendario venatorio toscano in numerose varianti a squadre, condotte in battuta, braccata e girata.

salumi cinghialeA tutto ciò si aggiunge ovviamente la non secondaria componente del gusto, che trova nella selvaggina un prodotto di base ricercato che si valorizza alla perfezione in alcuni piatti tradizionali della cucina tipica toscana. Nel cuore della Valdelsa, il borgo medievale di San Gimignano in particolare è uno dei luoghi migliori in cui degustare insaccati di cinghiale e ricette gustose come le pappardelle al cinghiale o il cinghiale in salmì e in umido con le olive. Primi e secondi piatti, accompagnati da salumi e salsicce di cinghiale, qui trovano la massima esaltazione annaffiate dal vino Vernaccia doc, offrendo un ottimo spunto per vivere una vacanza in hotel a San Gimignano all’insegna del gusto e della tipicità enogastronomica.pappardelle al cinghiale

Nel periodo autunnale-invernale, la cittadina medievale delle cento torri diventa una location perfetta in cui soggiornare nell’ambito di una speciale battuta di caccia al cinghiale in Toscana tra i boschi della provincia di Siena! Per gli amanti del gusto forte della selvaggina poi, San Gimignano è il luogo ideale in cui andare alla ricerca di prelibatezze nelle tante attività specializzate nella produzione e commercializzazione di carni e insaccati di cinghiale, oltre che di souvenirs ispirati alla figura di questo tanto temuto quanto affascinante abitante del territorio.